Scuola ionica di Mileto
Filosofi di lingua greca della colonia greca di Mileto in Anatolia, nell’attuale Turchia
● Talete
● Anassimandro
● Anassimene
Mileto è una cittadina turca, situata un po’ più a sud dell’isola di Samo, sulla costa dell’Anatolia.
All’epoca (VII e VI secolo a.C.), Mileto era la più importante città della Ionia e una delle più vivaci città commerciali.
La città di Mileto:
● Dal porto partivano navi cariche di grano, oli, metalli, papiri, vino e profumo.
● I milesi si dedicavano al commercio e ad attività pratiche e razionali.
● Così fiorirono studi su natura, astronomia e navigazione.
● Immaginala come un grande crocevia assolato, brulicante di marinai, mercanti e uomini d’affari.
Le domande dei filosofi si concentrarono sulla ricerca delle cause naturali dei fenomeni:
○ Qual è l’origine del Mondo?
○ Cosa unifica la realtà?
○ Esiste un principio comune dietro il divenire?
L’Arché:
● È il principio generatore e conservatore di tutte le cose.
● Elemento, forza generatrice, materia di base e legge eterna.
I filosofi della scuola di Mileto erano monisti, ilozoisti e panteisti:
○ Monismo: un solo principio nella molteplicità.
○ Ilozoismo: una forza vivente intrinseca alla materia.
○ Panteismo: il creatore è parte integrante del mondo.
Talete (ca. 640–548 a.C.) fu politico, astronomo, filosofo e matematico, sostenendo che l’acqua è l’Arché.
Anassimandro (ca. 610–546 a.C.), discepolo di Talete e autore de “Sulla natura”, elaborò l’idea dell’apeiron, un principio infinito e indeterminato.
Realizzò una delle prime carte geografiche e utilizzò lo gnomone per orologi solari.
Anassimene (ca. 586–528 a.C.) propose un compromesso, affermando che l’Arché è l’aria, elemento vitale che, per condensazione e rarefazione, origina acqua e fuoco.